Il mondo che noi percepiamo è solo una piccola parte della realtà. Come il premio Nobel per la Fisica 1984 prof Carlo Rubbia ha dimostrato, la materia intesa come massa che possiamo vedere, misurare, pesare, trasformare ecc. è solo la milionesima parte della realtà, per descrivere la quale e per poterla comprendere nella sua totalità occorre aggiungere l’aspetto energetico.
La materia si struttura, cioè si forma, si trasforma, si consuma e si riforma, grazie all’energia.
Le reazioni chimiche tra le varie sostanze avvengono per l’intereazione tra i campi elettrici delle singole particelle elementari e questo è reso possibile grazie all’assorbimento (o rilascio) di quanti energetici o fotoni. Le reazioni biochimiche sono talmente innumerevoli e avvengono ad un tale velocità (1018 reazioni chimiche al secondo nel nostro organismo) che solo un sistema di comando e controllo di natura energetica è in grado di fare.
Ogni struttura materiale, quindi anche il corpo umano, può essere considerata come un sistema complesso di vibrazioni,che nasce dall’interferenza tra le innumerevoli, ma ordinate, frequenze singole degli atomi e delle molecole che la compongono e che è assolutamente specifico per quel tipo di struttura e composizione (ad esempio il campo vibrazionale di un fegato è specifico per il fegato ed è diverso da quello di un pancreas o di un rene …).
La Fisica Quantistica attraverso gli studi di Rife, Wilhelm Reich, Lakhovsky, A. Gurwitsch, Burkhard Heim, W. Dröscher, Enstein, Popp, Muheim, Wolfgang Ludwig, W. R. Adey, Del Giudice, C. W. Smith, Erwin Schrödinger (premio Nobel), solo per citare qualcuno dei più famosi fisici, ha rivoluzionato il termine stesso di materia.
La materia si divide tra tre aspetti: massa, energia e informazione. Può essere definita anche come “energia strutturata, organizzata”, in continua trasformazione nel tempo, con un proprio specifico grado di “ordine” e “coerenza” determinati dalle “informazioni” attraverso i campi informazionali o “morfogenetici” o “amorfi”.
L’organismo vivente modifica costantemente quest’ordine per la necessità di rispondere e adattarsi a tutti gli stimoli ambientali fisiologici e patologici.
Se gli stimoli sono particolarmente intensi (stressor), come nel caso di virus, batteri, sostanze tossiche ecc, la risposta è uno stato infiammatorio, che non deve essere considerato malattia, ma il tentativo con finalità di tipo terapeutico di ripristinare la normalità e l’ ”ordine dinamico” nei tessuti. La capacità di risposta e di adattamento dipende a sua volta dalla rapidità della regolazione metabolica, cioè dell’insieme delle reazioni atte a garantire la disponibilità energetica per mantenere integra la struttura nella sua continua trasformazione.
Le leggi meccanicistiche, con cui Newton spiegava l’universo e che sono state applicate all’uomo, non sono più sufficienti a spiegare la complessità della vita. Oggi le Scienze Biologiche e la Medicina, rimaste fedeli in modo inalterato a questo concetto meccanicistico superato, anche se con molte difficoltà e resistenze, si stanno aprendo alle nuove conoscenze, il che permette di definire un nuovo paradigma delle scienze mediche: la Medicina della Complessità.
La Psiconeuroendocrinoimmunologia rappresenta oggi il primo tentativo di integrazione tra le conoscenze della Fisica Quantistica e quelle della Immunologia, Endocrinologia, Psicologia, Farmacologia, Neurologia e Genetica.
Questi concetti trovano oggi applicazioni in Medicina per scopi diagnostici e terapeutici.